15 novembre 2020

L’importanza di una buona qualità dell’aria e come monitorarla

Oggi più che mai una buona qualità dell’aria negli ambienti interni è essenziale, sia per scongiurare il rischio di contrarre il virus COVID19, sia per evitare effetti di altro genere sulla nostra salute. Ma quali sono le principali cause di un peggioramento dello stato dell’aria interna ad un edificio? Sicuramente l’eccessiva presenza di CO2 o biossido di carbonio compromette la qualità dell’aria.

Anidride Carbonica o CO2

Questo particolare gas incolore e insapore è sempre presente nell’aria con una concentrazione pari a 400 ppm (parti per milioni). Tuttavia concentrazioni più alte, a partire dai 1000 ppm, possono pregiudicare lo stato generale di salute, causando nei migliori dei casi cefalea, stanchezza, disattenzione.

La CO2 si forma quando avviene la combustione completa di sostanze che contengono carbonio e in presenza di una sufficiente alimentazione di ossigeno. Nel corpo umano si genera nelle cellule del corpo e viene trasportata dal sangue nei circostanti capillari. Solo una piccola parte viene trasformata dai globuli rossi in acido carbonico. Mentre la restante parte grazie agli alveoli polmonari viene espirata.

Così viene regolamentata la respirazione.

Tuttavia alte concentrazioni di CO2 nell’aria, se inspirate, aumentano la frequenza respiratoria e il volume respiratorio, provocando un effetto bronco-dilatante che, di conseguenza, aumenta lo spazio morto anatomico.

L’ inquinamento atmosferico è causato in parte da un’elevata presenza di CO2 nell’aria. Maggiore è la presenza di questo gas, maggiore è l’intensità di utilizzo di un ambiente. I fattori che incidono sull’aumento di questo elemento nell’aria possono essere diversi, tra cui:

  • Elevato numero di persone presenti in un ambiente chiuso su un volume ridotto di spazio.
  • Attività svolte in un ambiente chiuso.
  • Intervallo di tempo di utilizzo di uno spazio chiuso.
  • Processi di combustione che avvengono in un ambiente chiuso.
  • Tasso di ricambio dell’aria e/ portata volumetrica di aria esterna.

L’importanza della portata volumetrica dell’aria esterna e il tasso di ventilazione.

Uffici, scuole, aule per conferenze e molti altri spazi chiusi, dove le persone soggiornano per lunghi o brevi periodi di tempo necessitano quindi di un buon ricambio d’aria, più volte durante la giornata, proprio per evitare eccessiva presenza di CO2. Il dato che misura la quantità dell’aria proveniente dall’esterno di una stanza e immessa nella stessa è il Tasso di Ventilazione e/o la Portata Volumetrica dell’Aria.

Il tasso di ricambio dell’aria (n in 1/h) è il quoziente derivante dalla portata volumetrica dell’aria di alimentazione in m³/h e il volume dell’ambiente in m³.

Quando un’ambiente è igienicamente sicuro sulla base della presenza di CO2 e quando no? Vediamolo nella tabella qui sopra.

Come misurare la presenza di CO2?

Abbiamo quindi capito quanto sia importante calcolare i livelli di CO2 presenti negli ambienti. Esistono 3 strumenti specifici che consentono questo calcolo e in particolare:

I misuratori di CO2: sono portatili e misurano istantaneamente la presenza di CO2 nell’aria

I data logger CO2: misurano CO2, umidità e temperatura. E’ possibile conservare i valori misurati nel Cloud e impostare allarmi quando vengono superate le soglie impostate.

Strumenti multifunzione per misure climatiche: misurano qualsiasi parametro presente nell’aria tra cui anche il CO2.

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